Come funziona la partita IVA per un hotel?
La guida semplice (e utile) per albergatori che vogliono sapere cosa c’è dietro la partita Iva della loro impresa
Tempo di lettura: 6 minuti
Partita IVA: quella firma che ti ha fatto diventare imprenditore
Ogni albergatore ha una storia diversa.
C’è chi ha ereditato la gestione familiare.
Chi ha investito in una struttura in una zona turistica.
Chi ha trasformato una passione in impresa.
Ma tutti, a un certo punto, hanno fatto una scelta comune: aprire una partita IVA.
E da quel giorno, inizia un nuovo capitolo: uno fatto di incassi, costi, tasse, scadenze… e un codice numerico che ti accompagna ovunque.
In questo articolo ti spiego:
- cosa comporta avere una partita IVA per un hotel
- come funziona dal punto di vista fiscale
- che differenze ci sono tra le varie forme giuridiche
- quali adempimenti comporta
- come gestirla al meglio (senza farla diventare un peso)
1. Che cos’è, davvero, una partita IVA?
La Partita IVA è un codice identificativo che ti permette di esercitare attività economiche continuative.
Nel caso degli hotel, significa: accogliere ospiti, offrire servizi, emettere fatture, ricevere pagamenti.
Ma non è solo un numero.
Avere la partita IVA significa:
- essere un’impresa
- avere obblighi fiscali e contabili
- gestire una struttura in modo professionale
- avere diritto (e dovere) di organizzare il proprio lavoro con autonomia
2. Chi deve avere la partita IVA per gestire un hotel?
Tutti.
A meno che tu non gestisca un B&B in forma non imprenditoriale (senza dipendenti, numero limitato di camere e gestione occasionale), devi aprire una partita IVA.
Sono tenuti all’apertura:
- Hotel a gestione diretta
- Boutique hotel
- Resort
- Relais
- Dimore storiche
- Strutture con centro benessere, spa, ristoranti interni
- Ecc …
Se offri servizi a pagamento in modo professionale, con continuità, sei un’impresa. E come tale, hai bisogno della tua identità fiscale: la partita IVA.
3. Come si apre la partita IVA per un hotel?
L’apertura va fatta all’Agenzia delle Entrate, con il supporto di un consulente.
Le cose da definire subito:
- Il regime fiscale (semplificato o ordinario)
- Il codice ATECO, che identifica l’attività
- Ad esempio:
- 55.10.00 → Alberghi
- 55.20.10 → Campeggi
- 55.20.51 → Affittacamere per brevi soggiorni
- La forma giuridica:
- Ditta individuale
- Società di persone (SNC, SAS)
- Società di capitali (SRL, SRLS)
La forma giuridica influenza quanto paghi, come paghi e cosa rischi. Va scelta con attenzione.
| Mese | Scadenze tipiche |
|---|---|
| Marzo - Aprile | Saldo IVA anno precedente, bilancio provvisorio |
| Maggio | IVA trimestrale, contributi INPS |
| Giugno / Luglio | Saldo imposte anno precedente, primo acconto anno in corso, IMU, bilancio provvisorio |
| Agosto | IVA trimestrale, contributi INPS |
| Novembre | Secondo acconto imposte, IVA trimestrale, contributi INPS |
| Dicembre | IMU, acconto IVA, chiusura contabile, pianificazione fiscale |
5. Quali sono gli adempimenti connessi alla partita IVA?
Una volta aperta, la partita IVA comporta:
- Registrazione contabile (fatture, incassi, corrispettivi)
- Dichiarazioni fiscali (IVA, IRES/IRPEF, IRAP)
- Comunicazioni obbligatorie (esterometro, LIPE, CU dipendenti,…)
- Pagamento imposte e contributi
- Tenuta libri contabili e sociali (per SRL)
No.
Lo diventa solo se la gestisci in modo passivo, senza strumenti e senza supporto.
Con il metodo giusto, la partita IVA diventa un alleato.
7. Come usare la partita IVA in modo intelligente
La partita IVA può diventare un elemento strategico, se:
- tieni aggiornata la contabilità
- hai numeri chiari ogni mese
- pianifichi le imposte in anticipo
- conosci il tuo margine reale
- ricevi report semplici e leggibili
È ciò che facciamo con Hotel Care, grazie al nostro Metodo CARE:
- Consulenza continuativa
- Anticipazione del carico fiscale
- Risultato finanziario leggibile
- Empatia e linguaggio chiaro
Sì, certo: il commercialista fa le dichiarazioni.
Ma il punto è: ti aiuta a leggere i numeri? Ti spiega come funziona la tua impresa? Ti guida nelle decisioni fiscali?
Se la risposta è no, stai solo sopravvivendo alla partita IVA, non usandola per crescere.
9. Caso reale: una partita IVA che fa crescere
Marco, proprietario di un boutique hotel in zona collinare, aveva sempre vissuto la partita IVA come un peso.
Dopo essere passato a Hotel Care:
- ha convertito la forma giuridica da ditta individuale a SRL
- ha ottimizzato il regime fiscale
- ha ottenuto un piano di fiscalità prevedibile
- ha liberato tempo ed energia per migliorare l’offerta e i servizi
Conclusione: la partita IVA non è un male necessario. È uno strumento da usare bene.
Non basta “avere la partita IVA” per fare impresa.
Serve capire come funziona, cosa comporta e come sfruttarla a tuo favore.
Con il supporto giusto, può diventare la base di una gestione consapevole, serena e redditizia.
Paola Saldi
Commercialista per albergatori, fondatrice di Hotel Care
“Semplifica la gestione per accogliere con passione.”
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